Subentro e voltura utenze: come procedere
Quando si entra in un nuovo appartamento ci sono una serie di attività di routine che sembrano banali, semplici, ma talvolta non lo sono , la voltura dei contatori ad esempio.
Se il contatore dell’energia elettrica , quando un appartamento è vuoto, viene chiuso direttamente da parte dell’ultimo fornitore; per quanto riguarda il contatore del gas non sempre avviene in modo così lineare.
Analizziamo il caso che sia installato all’interno dell’appartamento e quindi non accessibile per la piombatura, cosa fare per procedere in questo caso alla voltura?
Innanzitutto accertato che il contatore eroghi il gas, il primo passo è rintracciare l’ultimo intestatario del contratto e il fornitore a cui si era rivolto, vi auguro sinceramente che il precedente intestatario abbia saldato tutto il dovuto, in caso contrario inizierete un calvario senza fine.
La normativa infatti prevede che ogni anno a luglio vengano messe all’asta tra i diversi fornitori le utenze morose aperte per le quali non si è riusciti a sigillare i contatori e a riscuotere i crediti.
Il povero cittadino che si trova ad affrontare questa situazione spesso è davanti a un muro di gomma.
Innanzitutto deve rintracciare il “PDR” del contatore poi contattare i vari fornitori ma gli stessi negheranno di essere loro perché il famoso contratto vive in un mondo a parte definito ” mercato di default”.
Unico modo per sapere quale sia il fornitore a cui il famigerato contatore è stato assegnato è scrivere allo “Sportello per il Consumatore di Energia e Ambiente” .
Ottenuto il nome del fornitore bisogna iniziare una nuova attività che consiste nel contattarlo e riuscire attraverso l’invio di documentazione di tutti i tipi ad accertare che la persona non ha alcun legame con chi precedentemente era moroso, e solo alla fine forse si riuscirà a sottoscrivere un contratto.
Ma il tutto dovrà avvenire entro luglio di ogni anno diversamente il contatore verrà rimesso all’asta e bisognerà ripartire da zero con iter per rintracciare il nuovo fornitore a cui è stato assegnato.
Questo indipendentemente dalla volontà di chi vuole farsi intestare il contratto di essere in regola con i pagamenti e sollevare il fornitore da un credito che giorno dopo giorno aumenta perché la fornitura è aperta e utilizzata.
Maria Pietrocola
Laurea in Giurisprudenza nel 1993 presso Università Statale di Milano.
Tesi. IN PROCEDURA PENALE COMPARATA argomento MISURE CAUTELARI IN FRANCIA E ITALIA
Terminata la pratica legale svolta PRESSO STUDIO LEGALE DONDE’ amplia la propria esperienza all’interno di Aziende che si occupano di settori diversi , dal settore Rifiuti al settore Formazione all’Impiantistica e per ultimo in una multinazionale nel settore it technology quale responsabile legale con mansioni relative alla contrattualistica, all’ aggiornamento normativo interno, compliance, alla Privacy, alla Legge 231/01 Sicurezza sui luoghi di lavoro e diritto societario. Da circa due anni svolge collaborazioni in Milano con Studi Legali e Professionali in ambito legale e giurisprudenziale redigendo documenti e atti legali.
edoardo beltrame
“accertato che il contatore eroghi il gas” implica che il contratto precedente non sia stato disdetto con potenziali pericoli. in questo caso basta una telefonata al distributore locale che deve intervenire immediatamente. é il distributore locale che ha lo “storico” del PDR
admin
Buongiorno,
Un contatore attivo non crea pericolo basta tenere chiusa la “manovella”. Inoltre non è così semplice rintracciare il distributore anche perché attualmente non esiste più il monopolio ma vi sono diversi distributori con i quali si può aver attivato il servizio.
Inoltre se il servizio è in default segue un regime completamente diverso, e pertanto pur chiamando i vari distributori il contratto non risulta.
Cordiali saluti