Modifica utilizzo spazi comuni : in particolare un cortile da adibire a posteggio autovetture
L’utilizzo delle parti comuni all’interno del condominio è normata dal regolamento di condominio.
Cosa si intende per spazi comuni?
Gli spazi comuni del condominio sono regolamentati dall’articolo 1117 del codice civile, rivisto dopo la riforma del condominio che ha apportato ulteriori precisazioni in merito, volte a superare eventuali dubbi interpretativi.
Sono considerate parti comuni tutte quelle necessarie all’uso comune e funzionali ai servizi in comune.
In particolare:
- il suolo su cui sorge l’edificio;
- le fondazioni;
- i muri maestri;
- i pilastri e le travi portanti;
- i tetti ed i lastrici solari;
- le scale;
- i portoni d’ingresso;
- i vestiboli;
- gli anditi;
- i portici;
- i cortili;
- le facciate dell’edificio;
- le aree destinate ai parcheggi;
- la portineria (incluso l’alloggio del portiere);
- la lavanderia;
- gli stenditoi;
- i sottotetti che presentano caratteristiche strutturali e funzionali all’uso comune;
- le installazioni e i manufatti di qualunque genere destinati all’uso comune;
- gli ascensori;
- i pozzi;
- le cisterne;
- gli impianti idrici e fognari;
- i sistemi centralizzati di distribuzione e di trasmissione per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento ed il condizionamento dell’aria, nonché per la ricezione radiotelevisiva ed i relativi collegamenti fino al punto di diramazione ai locali di proprietà individuale dei singoli condomini, oppure, in caso di impianti unitari, fino al punto di utenza, salvo quanto disposto dalle normative di settore in materia di reti pubbliche.
Per poter procedere alla modifica di destinazione d’uso di un spazio comune sempre nel rispetto della legge, occorre procedere con un’assemblea alla quale devono partecipare i 4/5 del condominio e la delibera per essere valida deve avere una maggioranza pari ai 4/5 del valore del condominio.
Sussistono poi una serie di adempimenti necessari rispetto alla convocazione dell’assemblea:
- La convocazione deve essere inviata almeno 20 giorni prima dell’assemblea a mezzo raccomandata o mezzi telematici equipollenti, (provando la ricezione della stessa)a tutti i condomini;
- La convocazione deve rimanere affissa per almeno 30 giorni consecutivi precedenti l’assemblea in luoghi comuni di maggior passaggio per garantire la massima pubblicità della stessa e la massima diffusione dell’informazione a tutti i condomini
- La convocazione deve contenere in modo chiaro la proposta di variazione d’uso degli spazi comuni indicando che tipo di spazi ne saranno oggetto, e che uso ne verrà fatto, pena la nullità della stessa.
Prendiamo in esame il caso, di un condominio provvisto di un ampio cortile che fino ad oggi non è stato utilizzato. (Leggi anche questo articolo)
Ora i condomini vogliono procedere alla modifica del regolamento condominiale , affinché tali spazi opportunamente delimitati possano essere utilizzati come parcheggio per tutti i condomini.
La delibera per essere valida oltre ad avere una maggioranza di 4/5 deve prevedere una modifica alla destinazione d’uso che sia funzionale a tutti i condomini e non solo ad alcuni , diversamente la stessa è impugnabile secondo le modalità già viste negli articoli precedenti rispetto alle delibere delle assemblee.
Resta fermo che qualsiasi modifica all’utilizzo degli spazi comuni non deve comportare problemi alla stabilità e alla sicurezza dell’edificio e non deve essere contraria alle norme di carattere generale.
Maria Pietrocola
Laurea in Giurisprudenza nel 1993 presso Università Statale di Milano.
Tesi. IN PROCEDURA PENALE COMPARATA argomento MISURE CAUTELARI IN FRANCIA E ITALIA
Terminata la pratica legale svolta PRESSO STUDIO LEGALE DONDE’ amplia la propria esperienza all’interno di Aziende che si occupano di settori diversi , dal settore Rifiuti al settore Formazione all’Impiantistica e per ultimo in una multinazionale nel settore it technology quale responsabile legale con mansioni relative alla contrattualistica, all’ aggiornamento normativo interno, compliance, alla Privacy, alla Legge 231/01 Sicurezza sui luoghi di lavoro e diritto societario. Da circa due anni svolge collaborazioni in Milano con Studi Legali e Professionali in ambito legale e giurisprudenziale redigendo documenti e atti legali.
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