Risparmiare con gli Eco Bonus della Legge di Stabilità 2015

postato in: spese condominiali | 0

Eco bonus 2015
bonus ristrutturazione legge stabilità 2015

La Legge di Stabilità 2015 proroga a tutto il 2015 il Bonus ristrutturazione e gli Eco Bonus con percentuali di detrazione fiscale pari rispettivamente al 50% per le ristrutturazioni e al 65% per le spese sugli interventi di efficienza energetica sostenute entro il 31.12.2015

Tali incentivi possono concorrere ad un risparmio nella dichiarazione dei redditi e contribuire all’abbattimento dei consumi e alla riduzione  delle emissioni di anidride carbonica. La Legge di Stabilità recepisce la Direttiva Europea  2012/27/UE del 25 ottobre 2012, che ci ricorda, che non dobbiamo sprecare energia.

Tutti i condomini che ancora posseggono un riscaldamento centralizzato devono entro fine 2016 installare i contabilizzatori di calore e di acqua calda , pena multe salatissime che vanno da 500 a 3000 euro per ogni unità immobiliare servita da impianto termico centralizzato o da teleriscaldamento.

Purtroppo sembra essere caduto in secondo piano il discorso dei soli contabilizzatori di  acqua calda infatti sempre la Direttiva 2012/27/UE del 25 ottobre 2012 Infatti  impone agli Stati membri di raggiungere l’obiettivo nazionale di risparmio energetico pari al 9% entro il 2016, mediante servizi energetici e altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica. In particolare la direttiva impone, entro il 31 dicembre 2016, l’adozione di contatori individuali per misurare il consumo di calore e di acqua calda per ciascuna unità immobiliare facente parte di un condominio o di un edificio polifunzionale servito da un impianto termico centralizzato o da teleriscaldamento.

Per quanto riguarda il discorso contabilizzatori di calore/acqua calda, il consumo di “acqua fredda” non rientrando nella contabilizzazione deve essere ripartito secondo il criterio millesimale.contabilizzatori acqua calda condominio

La Corte di Cassazione (sentenza 17557/2014 del 1° agosto 2014) è intervenuta proprio su questo tema.

Affermando che “in tema di condominio, fatta salva la diversa disciplina dettata dal regolamento condominiale (il quale può dettare le modalità di riparto delle spese comuni), la ripartizione delle spese della bolletta dell’acqua, va effettuata in base ai valori millesimali delle singole proprietà”.

Perciò dal consumo idrico totale si detrae la parte contabilizzata e il restante si suddivide secondo il criterio millesimale.

Mirella Maiocchi

Diplomata in Ragioneria presso l’ITCS A.BORDONI di Pavia nel 1986, in seguito a varie esperienze amministrative e contabili  sia nel Privato che nel Pubblico approda alla libera professione di Amministratore di Condominio , svolge la sua attività prevalentemente in Pavia e Provincia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.